NUOVI POETI ITALIANI
Giulio Einaudi Editore
1982


Nota introduttiva di Alfonso Berardinelli
La Mariani scrive un diario in versi su cui campeggia l’interrogativo di chi ha la sensazione di non aver capito bene la logica del senso comune, e il dubbio di non essere stato bene informato sulle regole della vita.
La lingua è una lingua comune e media, semplificata, quasi da abbecedario, animata da un lindo e spiritoso estro ritmico.
Ciò che sorprende di più nelle poesie della Mariani è l’incontro di una particolare anima smarrita con un insieme di oggetti e di circostanze, non meno misteriose e insidiose per il fatto di appartenere alla più prevedibile quotidianità. Di qui certi crudeli ed esilaranti effetti buñueliani.
La favola della vita – e la favola della bambina che si perde nel bosco della vita – investe con i suoi sprazzi di luce tragicomica una cronaca esistenziale: piccole parabole, perplesse autoderisioni, constatazioni terribili e lapalissiane, appunti di un giornale di ricerca della saggezza minima e necessaria per vivere.