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RAI RADIO TRE
dal programma Passioni
del 20-03-2011
di Filippo La Porta


Nelle città la narrazione non è richiesta
il tempo è scaduto; gli Omeri
si fanno ombre negli angoli - li schiaccia
il presente frettoloso; un futuro
non più procrastinabile è alle porte,
nugolo di uccelli famelici: ciò che si deve fare
è rafforzare gli sbarramenti, addossare
mobilia agli usci - circoscrivere
e difendere la casa coi denti.

Da Suite autunnale nel volume In campo lungo (Ed Quasar)

 

Qui Marina Mariani prefigura una città un po’ minacciosa, una città semiblindata, piena di recinti, di enclaves, di sbarramenti, come scrive, dove la gente pensa soprattutto a difendersi, a difendersi gli uni dagli altri e, come dice, non è più tempo di narrazione, "la narrazione non è richiesta, il tempo è scaduto". Non è più il tempo del racconto perchè il racconto presuppone sempre un bisogno di comprensione, un’apertura agli altri, e cita Omero, quell’Omero che dedicò con l’ “Iliade” un intero Poema al proprio nemico, al proprio nemico storico. Quindi quella di M.M. è una specie di viaggio-utopia che, però, ci è utilissima proprio per capire che cosa dobbiamo fare, in quale direzione dobbiamo andare.